A Ginosa
Sabato 29,nella splendida Masseria STRADA, in una sala col camino acceso, alla
presenza di un pubblico numeroso e qualificato, si è parlato della silloge”
L’UNICITA’ DELLA LUCANIA: un approccio fotografico e poetico”. I lavori sono
stati coordinati dalla professoressa Rossella Galeota, che ha dato il benvenuto a tutti i
presenti, appassionati di poesia, al sindaco Vito PARISI, alla dottoressa Antezza
Valeria, all’editore Monetti e all’autore P. Cascini, ricordando come questa idea
sia nata a Marina di Ginosa frequentando lo stesso lido e godendo lo stesso fresco (ombrelloni
vicinissimi).
Il sindaco Parisi ha portato il saluto dell’amministrazione e si è
soffermato sul concetto di cultura come volano di sviluppo salutando il poeta
Prospero Cascini come COSTRUTTORE di Paesaggi. Appassionata la relazione di
Antezza che ha chiesto, a gran voce, la
contaminazione dell’ESSERE LUCANO, ricordando a se stessa la sua conoscenza
della Lucania e come la vicinanza della nostra cittadina con MATERA ha sempre favorito
lo scambio di valori e servizi. Interessante l’analisi poetica delle poesie di
Valerio e Prospero Cascini da parte di
ANTEZZA che ha ribadito …. che Valerio vede con gli occhi del Bambino e Prospero
torna indietro nel suo poetare al mondo dell’infanzia, della nipotina, della
primina… con lo stesso entusiasmo…. di essere stato giovanissimo con Valerio
alla primina e alle scuole elementari, e
alla vacanze castellane!
L’editore
Monetti ha ricordato il percorso del testo, la sua originalità (mettere
insieme poesia in lingua, in vernacolo e foto)
ha ricordato il coinvolgimento del consiglio regionale di Basilicata, -
il cui Presidente dell’epoca Carmine Cicala dichiara nella sua prefazione” una
identità che può essere espressa solo sulla base del patrimonio
culturale, che, come istituzioni siamo tenuti a custodire e valorizzare” E’ una
opera - ha concluso l’editore - che apparterà sempre al patrimonio culturale
della Basilicata.
IL Coautore
Prospero Cascini, nelle sue conclusioni, ha ringraziato il Sindaco e i suoi
assessori presenti (DANIA SANSOLINO e DOMENICO GIGANTE), i coniugi STRADA per
la collaborazione offerta, gli amici di Laterza, di Ginosa e gli amici venuti da Bari.
Si è congedato leggendo una poesia-preghiera indiana: amami, ma non fermare le mie ali se vorrò
volare / non chiudermi in una gabbia per paura di perdermi/amami con l’umile
certezza del tuo amore ed io non andrò via/ e se sarò in un cielo lontano ritroverò la strada del tuo pensiero../e se sarai
con me ti insegnerò a volare/e tu mi insegnerai a restare.
Le poesie in vernacolo sono state declamate da P. CASCINI, quelle in lingua da R. GALEOTA, da I. BARDINELLI e da V. ANTEZZA e da D.SANSOLINO
L'Autore dell'articolo è Prospero Cascini
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