Con questa
nuova raccolta di poesie dal significativo titolo “Stati d’animo” l’Autore
prosegue quel percorso lirico intrapreso tanti anni fa e che ha prodotto
sillogi quali “Di tal bellezza” o “Il pensiero soffia ancora”. Siamo
dunque di fronte ad una rielaborazione interiore che non ha interruzioni di
tempo ma senza soluzione di continuità offre al lettore le più varie
impressioni di un viaggio tutto spirituale, originale ed intellettivo. In
effetti, alcuni momenti di materialità sono presenti nel testo, ma si
accompagnano sempre a riflessioni o ad emozioni (come sta scritto nel
sottotitolo) che appaiono come complici perché seducono e affascinano.
Lo stile, o
come s’usa in certi casi dire, la penna è la stessa, ma cambia la prospettiva,
un po’ per l’età (Galante ha iniziato la sua scrittura poetica in età giovanile
- 1988) un po’ per le nuove esperienze che subentrano e spesso mutano animo e
sentimenti. Ça va sans dire che la capacità esaminatrice dell’Autore si
fa più raffinata e meticolosa. Il metro, rimanendo sempre sul cantabile dolce,
ha una sua struttura rigorosa né si abbassa a compromessi accattivanti, mentre
il contenuto si eleva a decifrazioni per nulla usuali o scontate.
“Sul mare d’ottobre
l’onda frange a
prua
e invita il
pensiero
a pace interiore.
Galleggia qui il
senso,
cullato e
graziato
con fare gentile
sull’onda del
mare”
In tal modo la natura assurge a
protagonista e si allinea a vicende personali squarciando quel velo che a volte
un Autore pone tra sé e il lettore ed identificando ipso facto quegli
stati d’animo che si abbinano, verso dopo verso, in un alternarsi di
meditazioni ed emozioni che calamitano su di sé l’attenzione e la commozione. Si
tratta in fondo della vita, in ogni suo aspetto in ogni suo fondamento. Là dove
l’unicità impone la sua comprensione per rendere più visibile ciò che ci
circonda, come un drone che si innalza alto su di noi per filmare le cose e
renderci più partecipi della bellezza e della fortuna di ciò che ci è dato.
“Stasera respiro
poesia;
il giorno depone,
il sole sui clivi
illumina al rosso,
allunga le ombre
e trafigge il mio
cuore”
Se poi si desidera un approfondimento
maggiore, si può constatare che un elemento prevale su tutto: ed è l’amore, in
ogni sua forma (fraterno, amicale, matrimoniale). Un amore mai banalizzato ma
nobilitato, un amore di cui soprattutto al giorno d’oggi se ne sente la
mancanza, un amore trascendente la pura corporeità.
“C’è un amore che
non c’è
Ma che vive
dentro me;
c’è un cuor che
so dov’è
e che sa che
amore è”
Enea Biumi
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